Dove mi porta il cuore....

L'esperienza di poco prima in Spinner's End era stata terribile per me: tutti i mie ricordi rivissuti mentre la mia mente veniva aperta a forza dallo strano potere di Beth Elder...
... e senza accorgermene ero giunto davanti a casa di Lily...
Ero davanti alla sua finestra, il naso premuto contro il vetro, che sbirciavo dentro... chissà se Potter era in casa...
Ah basta! Cosa faccio qui? Lei è sposata ed ha un figlio! Io sono un Mangiamorte! E' una situazione impossibile! pensai...
Eppure non riuscivo a scollarmi da quella casa, da quel sogno..
Lily....

Ero sola in casa, con Harry che dormiva tranquillo nella sua culla. Oh, se adoravo quel piccolino! L'unica cosa che riusciva a provocare un sorriso in me, ora che eravamo rimasti soli, lui ed io.

Ero seduta in salotto, persa nei miei pensieri, quando qualcosa attirò il mio sguardo. Mi voltai lentamente verso la grande finestra del salotto, per essere certa che quella non fosse stata solo un'impressione.
E quello chi è?! pensai, osservando stupita la sagoma vicinissima al vetro della finestra. Pochi secondi mi bastarono per capire che quello era Severus, che con uno sguardo indagatore scorgeva l'interno della casa.
E cosa diamine ci fa là fuori?! Al freddo poi!
Una risata leggera mi uscì spontanea, accorgendomi della strana situazione, alquanto buffa e divertente.
Mi alzai senza far rumore, e di colpo aprii la finestra sulla quale Sev era affacciato, sorridendo. L'aria invernale mi colpì d'improvviso, dando un leggero colore rosato alle mie gote, abituate al caldo accogliente di casa.
-Buongiorno!- esclamai ancora sorridente, fissandolo.

Ero ancora là a rimuginare quando la finestra venne spalancata di colpo poco meno che da Lily...
Preso di sorpresa cascai all'indietro trovandomi gli occhi di Lily davanti al naso..
Dannazione! E ora cosa penserà??? Che sono un maniaco e che la stavo spiando! pensai mentre mi rialzavo, spuntando al davanzale della finestra in ordine: mano destra, mano sinistra, punta del naso e quindi interamente....
Ehm... b-buongiorno... risposi rosso in faccia, ma non per il freddo...

Davanti a quella scena scoppiai a ridere, divertita. Ero così di buon umore quel giorno, e la presenza di Sev non avrebbe potuto fare altro se non rallegrarmi ancora di più, in quel momento.
-Si può sapere cosa ci fai lì fuori? Guardati! Sei tutto rosso per il freddo!- gli dissi, senza perdere il sorriso.
Ma conoscevo bene quel mago, e il suo sguardo indagatore di poco prima non faceva che convincermi di quello che pensavo.
Riducendo gli occhi ad una fessura, gli dissi -Sta' tranquillo, che James non c'è.- con tono più canzonatorio possibile. -... e a pensarci bene non credo che lo troverai più tanto spesso qui.-
Rimasi lì a fissarlo, cercando di capire che intenzioni avesse: entrava in casa, o voleva già andarsene?

Ecco avevo fatto una figuraccia! Lei si era messa a ridere e mi aveva pure preso in giro per il mio "controllare che il gatto non fosse in casa".... ma vederla ridere, sentire il suono della sua risata e vedere quei begl'occhi assottigliarsi nell'alzarsi delle gote... ah, quello non potè che farmi sorridere...
E così la contemplai per un secondo e poco più, dopo di che mi ricomposi e domandai con sicero interesse Non lo troverò tanto spesso? E' forse partito nuovamanete per conto di Silente o del Ministero?

Ridacchiai della sua domanda, così sincera.
Ma pensare alla risposta che avrei dovuto dare, spense un po' quell'ilarità tanto accesa in quel momento.
-Ma no... ma no; solamente, non abita più qui.- dissi con semplicità, cercando di non perdere il sorriso.
Cercai di cambiare discorso, tanto Sev avrebbe capito tutto, con l'intuito che si ritrovava.
-Ma dimmi... ora che ti sei accertato che sono sola, ti farebbe piacere una calda tazza di tè? O ti stai affezzionando al mio davanzale?!- dissi, divertita.

Il suo sorriso non era esattamente sereno e quella risposta...
Cos'era successo a Potter e Lily? C-ch-che si fossero separati???
Quel pensiero era talmente schoccante, talmente, talmente... schoccante non avrei saputo dire altro.
Ero terribilmente felice ma allo stesso tempo confuso, sorpreso, spaventato da quello che avrei potuto dire e non dire...
Mi riscossi dai mie pensieri alla battuta di Lily, e risposi imbarazzato Sì... cioè no, non mi sono affezionato al davanzale e sì mi piacerebbe entrare...

Perfetto! , pensai euforica. Mi era tanto mancato quel giovane mago, che il pensiero di passare un'oretta insieme a lui era magnifico. Più che magnifico.
-Stupendo...! Allora entra dentro...- disse, aprendo la porta con la bacchetta, mentre preparava l'occorrente per il tè -e fai come fossi a casa tua!- concluse, in tono dolce.

Mi aprì la porta ed io entrai...
C'era un bel calduccio nella casa, decorata con modestia ma senso estetico... sincermante speravo proprio di non arrivare al puntio di dover fare come a casa mia...
Lily stava preparando il thè e io ero in mezzo al salotto a guardarmi attorno con le braccia conserte in petto....
E' evidente che l'arredamento l'ha scelto Lily... carino, ma non appariscente nè elegante.... casa Potter sarebbe stata tutti stemmi e coppe, magari dipinta di rosso e oro, o un bel giallo fosforescente, giusto per dare un tocco in più alla casa... pensai sogghignado....
Già... ma Potter non c'è e non ci sarà... Cosa faccio? Quando il gatto non c'è i topi ballano.... ma in questo caso... ah... non ho il coraggio di dire niente a proposito... ma temo che se non parlerò stavolta, non tornerò mai più... Ma c'è quel moccioso! Il piccolo Potter junior! Sarebbe sempre in mezzo! E non potrei convincere Lily a spedirlo a suo padre, nè a darlo in adozione...
E poi io sono un Mangiamorte dannazione! E' impossibile...

Misi a scaldare l'acqua, e dopo questa semplice operazione, mi voltai a guardare Sev.
Il quale, se ne stava a braccia conserte in mezzo al salotto. Mi stupiva sempre, quello lì.
-Siediti pure!- gli dissi, come se fosse la cosa più ovvia da fare. In effetti... lo era.
Mmh... timido come sempre eh? pensai, un po' indispettita. Chissà poi a cosa diamine stava pensando in quel momento!
Glielo chiesi, direttamente. -A cosa pensi così intensamente?-

Mi ricossi imbarazzato come al solito e risposi in un sussurro All'arredamento...
Quindi mi sedetti compostamente e rigido su una sedia e presi a guardarmi la punta dei piedi, mentre la mai mente fremeva tra gli opposti...
Glielo chiedo?... non glielo chiedo?...

Mentre aspettavo che l'acqua si fosse scaldata a dovere, mi sedetti accanto a lui, che se ne stava rigido, con la testa china.
Non volevo di certo che si nascondesse il volto così! Mi erano tanto mancati quegli occhi scuri e profondi, e per una volta che potevo rimirarli da vicino, non potevo fare finta di niente!
Appoggiando le mani sul suo volto, feci in modo che lo girasse, - o meglio, ero io che lo stavo voltando- per poterlo fissare.
I suoi lineamenti erano sempre stati così... carini, o era solo apparenza?
-Avanti, che ti costa regalarmi un sorriso?- gli chiesi, convincente.
-...come facevi allora, ricordi?-

Ero lì che pensavo ai fattacci mie quando...
il calore delle sue mani sul mio volto...
Per un istante l'istinto mi disse di sottrarmi a quel calore... ma poi... ah i suoi occhi... i nostri occhi erano fissi gli uni negli altri e la sua voce... quelle parole...
Era... era troppo!
Volevo le sue labbra, volevo affondare le mani nella sua chioma fulva, volevo il calore del suo corpo e la sua bocca... volevo vedere i suoi occhi, volevo sentire la sua voce... per sempre....
Ma... tutte questesensazioni, tutte assieme... era... era troppo!
Il cervello mi diceva di ritrarmi, il cuore di prenderla...
rimasi fermo, con gli occhi sbarrati, confuso, tormentato, indeciso, preda delle mie emozioni eppure incatenato ala ragione...

Non sorrideva, si ostinava a stare sulle sue con uno sguardo confuso... così tenero.
Sfiorai le sue labbra con le mie, senza distogliere lo sguardo dai suoi occhi.
Cercavo di capire cosa lui voleva veramente...
Perchè non oppone resistenza? Perchè non si allontana?
Mi tormentavo, mentre l'unico pensiero che realmente volevo occupasse la mia mente era un altro, molto meno spiacevole.
Non sapevo quello che voleva lui, questo era vero... ma quelli che erano i miei desideri, sì.
Non mi accontentai più di sfiorare le sue labbra così perennemente indecise, ma lo baciai, seguendo solo quello che il cuore mi diceva. Strano... strano che provassi sentimenti simili nei confronti di Sev, o meglio... che me ne accorgessi solo in quel momento.
E in quel momento non volevo nasconderli. Nemmeno un po'...

Oh mio Dio! tutto quello che potei pensare in quel momento... tutto quello che può comparire come frase sensata, si intende....
Se con Nobara avevo avuto un attimo di rigidità prima di ricambiare, con Lily...
Un millisecondo di sorpresa dopo di che le mie labbra si mossero sicure sulle sue, cercando ogni millimetro della sottile pelle rossa del sangue dei capillari, gustando il suo sapore che tanto avevo agognato e desiderato conoscere e che ora era mio...
Volevo che quell'attimo non finisse mai per timore di quello che sarebbe accaduto dopo e non osavo scollarmi da lei per paura di quello che avrei potuto fare o dire... per paura di perderla...
La strinsi a me baciandola con passione e accarezzandole i morbidi e fluenti capelli, godendo di ogni millimetro della pelle a contatto con la sua...
La mia lingua cercò un varco nella di lei bocca mentre lacrime calde mi bagnavano il viso....